Indice articoli

Buona sera a tutti! Vi ringrazio per la vostra presenza per questa occasione importante, sia per le monache del monastero di S. Lucia che ci hanno benevolmente accolte a casa loro, sia per la famiglia Agostiniana, sia per gli amici di questo venerabile e storico monastero.

Il motivo del nostro incontro si incentra sulla bella figura di Angela Caterina Borgia: donna stupenda dei quali, i principali tratti biografici adesso sono più accessibili a tutti noi per mezzo della biografia preparata con molta dedicazione, serietà ed entusiasmo da Daniele Bolognini, sicuramente non novizio nell’ambito agiografico. Ringrazio anche il Prof. Claudio Canonici che ci onora con la sua presenza e la sua partecipazione a questo evento.

Il periodo storico in cui visse la nostra Caterina, non si può considerare fra i più floridi in quanto alla santità nell’Ordine. Certo, non mancarono frati illustri e monache di una bontà straordinaria[1], ma, dalla perspettiva della Postulazione, che direttamente si interessa e promuove le cause di canonizzazione, questo periodo è abbastanza mancante di processi avviati, e più ancora, di quelli conclusi. Se prendessimo in considerazione solo le figure di santità dei quali fu avviato un processo, presso a poco contemporanei alla nostra Suor Caterina, troviamo

  • il Servo di Dio Ange Le Proust, agostiniano francese, membro della congregazione d’osservanza di S. Gulielmo, pure lui ispirandosi alla figura dell’agostiniano Tommaso da Villanova, si dedicò ad una opera sociale che si sviluppò nella prima congregazione di suore aggregata all’Ordine Agostiniano, cioè le Suore di S. Tommaso da Villanova
  • la Serva di Dio Catalina Maura di S. Tommaso, nata a Palma di Mallorca nel 1664 e morì con fama di santità agl’inizi del 1735. All’età di vent’anni entro in monastero, prendendo il nome religioso ad onore di S. Tommaso. Come Angela Borgia, sentì la chiamata di essere profeta in mezzo alle consorelle, ed ebbe varie esperienze mistiche e lunghi periodi di deserto spirituale.
  • il Servo di Dio Tommaso Antonio Arbuati, membro della Provincia Picena, frate che ispirandosi a S. Tommaso da Villanova, ha cercato di vivere pienamente la sua vocazione agostiniana. Morì nel luglio del 1746 ed a pochi anni dalla morti fu fatto un processo per la raccolta delle prove sulla sua santità.

A questi servi di Dio, fra molteplici elementi, li accomuna il fattore della recente canonizzazione di S. Tommaso da Villanova (1658), aspetto, questo, pare totalmente assente dalla vita di Catarina Borgia.

Leggendo alcune delle testimonianze delle consorelle che hanno condiviso la vita comunitaria con la Borgia, traspare una figura nitida che rientra perfettamente nell’ambiente spirituale in cui ha vissuto.

  • A poco a poco, tu Signore
  • Ci hai fatto per te...
  • Quale sarà la vostra occupazione?
  • Le sorelle siano liete nella speranza