Religiosa agostiniana del Monastero dell’Immacolata Concezione di Palma di Maiorca
- Nacque a Palma di Maiorca (Isole Baleari) 4 settembre 1664 e morì il 18 gennaio 1735.
- Religiosa agostiniana scalza.
- La causa di beatificazione è in corso presso la S. Congregazione a Roma.
- Era orfana di madre dalla nascita. Suo padre si risposò e si oppose all’entrata della figlia nella vita religiosa. Al contrario, desiderava che ella accettasse l’offerta di matrimonio di un pretendente.
- Catalina Maura fece la sua professione religiosa nel 1686 nel Monastero delle Monache Agostiniane dell'Immacolata Concezione.
- Il suo motto era: "Soffrire e amare, per più soffrire e più amare" e vivere umiliata una vita di mortificazione. Aveva esperienze mistiche fin dall'infanzia; le si attribuiscono intercessioni per miracoli da quando aveva tre anni.
- Le consorelle dell'Ordine furono dapprima scettiche riguardo alle sue perdite del senso della realtà che avvenivano di continuo e che la portavano a una trance mistica, frutto del suo dedicarsi alla scoperta della Verità Rivelata.
- Dopo che il suo comportamento fu oggetto di studi e dibattiti, non si ebbero più dubbi. La monaca fu dapprima guardata con ammirazione e, in seguito, con venerazione in tutto l’Ordine. Si dedicava molto alle sue consorelle per consolarle e consigliarle. La ribattezzarono col soprannome di “Angelo della Pace”.
- Sviluppò una riforma della Regola di S. Agostino da applicare alla vita monastica, per vivere in modo più rigoroso il voto di povertà. Si sdegnava del lusso nel vestire. Promosse la soppressione dei cognomi anagrafici delle monache a partire dal loro ingresso nella vita religiosa, proponendo di sostituirlo con quello di qualche santo.
- Fece introdurre la pratica frequente della Santa Comunione; aggiunse alcune austerità nel refettorio e la devozione al “Salutemus” (adorazione delle Cinque Piaghe, cioè della Passione di Cristo). Promosse la conoscenza del dogma dell'Immacolata Concezione e la devozione al Beato Ramon Llull.
- Le sue continue malattie la consacrarono a una vita di martirio che viveva in costante preghiera e digiuno. Morì in odore di santità. Le sono state attribuite molte guarigioni miracolose ed era noto il suo dono dell’ubiquità.
- I vescovi José Miralles e Matheu Colom dettero inizio, nel 1933, al suo processo di canonizzazione che fu presentato a Roma nel 1936, ma rimase sospeso a causa della guerra civile. Nel 1991 la sua causa fu riaperta.
- I suoi testi poetici e mistici sono inediti e sono conservati nella documentazione dell'Archivio delle monache Agostiniane dell’Immacolata Concezione a Palma.
- Quale figlia illustre di Palma, il Consiglio Comunale della città le ha dedicato una via.[1]
Fonti:
[1] M. Meliá, Lucidísimo funeral, pompa en que con devota emulación compitieron en fúnebres expresiones el Muy Ilustre y Noble Ayuntamiento de Palma y el Monasterio de las Madres Agustinas de la Purísima Concepción y el Convento del Socorro de los padres Agustinos de esta ciudad el 20-21 y 23 de Febrero de 1736, Palma de Mallorca Imprenta de la Viuda de Guasp, 1736; V. Menéndez, Biografía de Sor Catalina Maura (Hechos y Episodios principales de su vida), Palma de Mallorca, Gráficas Miramar, 1927; G. Mestre, Biografía de Sor Catalina Maura, Palma de Mallorca, Miramar, 1978; T. Aparicio López, Una mujer mallorquina ejemplar: Sor Catalina de Santo Tomás de Villanueva, Valladolid, Estudio Agustiniano,1983; VV. AA., Gran Enciclopèdia de Mallorca, t. 10, Palma de Mallorca, Consell de Mallorca, 1992, pág. 366.
Alfonso Pérez-Maura y de la Peña. Traduzione propria.