Leggiamo insieme la nuova istruzione[1] Cor Orans, rivolta alle sorelle di vita contemplativa e pubblicata il 15 maggio 2018.
Per quello che può interessare a noi “candidate alla vita monastica”, cominciamo a leggere la parte VI relativa alla formazione iniziale. Di quest’ultima non fa parte la prima fase, detta “Aspirantato”, in cui l’aspirante abita almeno un anno e non più di due in monastero, ma non è tenuta alla clausura. Le fasi della formazione iniziale sono: “Postulato”, “Noviziato” e “Iuniorato”.
- La formazione iniziale è il tempo privilegiato in cui le sorelle candidate alla vita monastica contemplativa, con uno speciale accompagnamento della formatrice e della comunità, vengono iniziate alla sequela di Cristo, secondo un determinato carisma, assumendo e integrando progressivamente i loro particolari doni personali con i valori autentici e caratteristici della propria vocazione.
La sorella formanda è accompagnata dalla maestra di novizie o da un’altra sorella di voti solenni e da tutta la comunità. Non frequenta solo le sorelle responsabili del noviziato e le altre formande, come si usava in passato, ma anzi è sempre più integrata nella comunità. La formazione è conformazione a Cristo, attraverso la sequela di Lui; è formazione di tutta la persona come immagine e somiglianza di Dio e non è una trasmissione di certe informazioni. Gli autori mettono in evidenza i “doni personali” e i valori caratteristici della propria vocazione, a significare che questa formazione non è perdita di identità del singolo, non è conformazione le une alle altre, ma al contrario ci rende più distinte le une dalle altre per la nostra vocazione personale particolare.
[1] Istruzione applicativa della Costituzione Apostolica “Vultum Dei quaerere” sulla vita contemplativa femminile della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/05/15/0350/00749.html#ita