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La cura delle vocazioni

186. Per amore del carisma ricevuto e perché il nostro Ordine possa degnamente continuare a svolgere la sua missione nella Chiesa, non solo dobbiamo accogliere di buon grado coloro che si sentono chiamati da Dio e chiedono di entrare nell’Ordine, ma occorre anche promuovere le vocazioni in tutte le regioni ove opera l’Ordine.

187. Tutti noi battezzati, riuniti nel Popolo di Dio e formando l'unico Corpo di Cristo sotto l'unico Capo, siamo chiamati, come membra vive, a contribuire alla crescita e alla santificazione incessante della Chiesa, secondo la missione e il carisma di ciascuno. Si ricordino i fratelli che tutti sono tenuti a promuovere le vocazioni alla consacrazione agostiniana, che è elemento specifico della missione pastorale che l’Ordine svolge nella Chiesa. La preghiera incessante, l’esempio della propria vita, la catechesi e il lavoro nella vigna del Signore costituiscono il miglior titolo di presentazione del nostro Ordine e l’invito ad abbracciare la vita agostiniana. Siano particolarmente solleciti nella promozione vocazionale coloro che sono impegnati nella cura pastorale o nell’educazione dei giovani.

188. Ogni Circoscrizione abbia uno o più promotori vocazionali che si dedichino alla ricerca di candidati all’Ordine, i quali, insieme ad altri fratelli nominati dal Superiore maggiore con il consenso del proprio Consiglio, costituiscono la “Commissione per le vocazioni”. Secondo i propri Statuti elaborino e sviluppino le linee pastorali per suscitare le vocazioni.

189. Durante il periodo di formazione i candidati siano guidati a scoprire, discernere e riconoscere qaule sia il religioso agostiniano.

190. Tutti i confratelli devono avere a cuore l’importanza della formazione. I formatori devono pertanto impegnarsi ad acquisire sia i principi pedagogici sia le iniziative che appaiono utili. Il programma formativo di ogni singola Circoscrizione, basato sulla Ratio Institutionis dell’Ordine, provveda a mettere in pratica tutto ciò.

191. I Superiori provvedano ad unificare, mediante una fraterna collaborazione, le forze con altre Province, Ordini e Congregazioni, così da risolvere, più facilmente e nel miglior modo, i comuni problemi della formazione.