Suor Angela Caterina fu un’anima profondamente eucaristica. In monastero i giorni in cui ordinariamente si faceva la comunione erano la domenica, il mercoledì e il venerdì o in occasione di qualche festa. Negli altri giorni la Serva di Dio faceva la comunione spirituale, spiegandone la modalità, quando necessario, alle consorelle. Faceva le Comunioni “straordinarie” quando lo chiedeva qualche altra monaca, mai da sola per non sembrare “singolare”. Si preparava ordinariamente, a lungo, alla Comunione che di norma non riceveva alla prima Messa della giornata, ma dopo qualche ora che l’aveva ascoltata. Discorreva della fortuna che ebbero i pastori e i magi nel poter venerare il Bambino Gesù e concludeva dicendo, però, che essi videro per pochi minuti il Bambino, ma che i cristiani ordinariamente non comprendono la fortuna di poter venerare il Signore nella Santissima Eucaristia, per tutto il tempo desiderato. Considerava ciò una debolezza della fede. In questi discorsi s’infervorava. In monastero si parlava della Sindone di Torino e si fecero richieste per averne dei frammenti. Suor Angela Caterina più volte disse che non si aveva abbastanza cognizione che pure i corporali e i purificatoi usati nelle celebrazioni avvolgevano il Corpo del Signore.
Angela Caterina Borgia (1694-1743) - Devozione all'Eucaristia
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